CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Insofferenza, ma anche insulti e anche il rischio di sfociare nella violenza. Episodi che si sono moltiplicati negli ultimi tempi nei comuni dell’Unione Appennino Reggiano, come denuncia la polizia locale. “Colpa” delle restrizioni anti Covid.
“Negli ultimi fine settimana abbiamo registrato due episodi quanto meno spiacevoli – racconta Gianfranco Musiari – Il primo, antecedente all’indicazione dell’Emilia-Romagna come regione arancione, ha visto due pattuglie intervenire in serata vicino a un locale dell’Appennino, dove un gruppo di ragazzi, tutti residenti in comuni appenninici, visibilmente alterati dall’alcol era stato protagonista di un inizio di rissa. Al loro arrivo, gli agenti sono stati pesantemente insultati, e si è vissuta una situazione abbastanza tesa. Fortunatamente anche un cittadino presente è intervenuto richiamando energicamente i ragazzi, e contribuendo a riportare la situazione sotto controllo. L’ultimo sabato invece, siamo dovuti intervenire in centro a Castelnovo nel tardo pomeriggio, attorno alle 18, perché un ragazzo anche lui residente in montagna, stava dando problemi sempre a seguito di eccessivo consumo di alcol, e anche in questo caso l’arrivo degli agenti lo ha visto dare in escandescenza, tanto che è stato poi denunciato per resistenza a Pubblico ufficiale e altri reati, e gli sono stati comminati quasi 4000 euro di sanzioni amministrative”.
E ancora: “Quest’ultimo episodio peraltro denota un comportamento che sembra essersi abbastanza diffuso a seguito delle limitazioni legate alla zona arancione: abbiamo avuto riscontro di persone che tendono a bere nelle ore pomeridiane, visto che alla sera c’è il coprifuoco. Infine, nei giorni scorsi, un ragazzo sempre residente in uno dei Comuni dell’Appennino ha offeso pubblicamente tramite un post Facebook i colleghi Agenti dell’Unione Tresinaro – Secchia, anche in questo caso per il loro lavoro di controllo per l’osservanza delle regole vigenti in questo periodo. Anche nei suoi confronti è stata elevata denuncia”.
“Se da un lato può essere comprensibile la frustrazione legata alle limitazioni vigenti in questo periodo, dall’altro non sono però tollerabili forme di maleducazione e disturbo della quiete e sicurezza pubblica – sottolinea Enrico Bini, sindaco di Castelnovo – Dovremmo tutti pensare che l’osservanza delle regole è necessaria per cercare di limitare i rischi di contagio e quindi poter pensare di uscire da questa situazione che è davvero molto grave, gli ultimi casi anche nella nostra provincia ne danno un innegabile riscontro. Il lavoro della Polizia dell’Unione e di tutte le Forze dell’ordine impegnate in controlli, è rivolto a questo obiettivo, e crediamo che in tal senso vada pienamente rispettato e apprezzato”.
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