REGGIO EMILIA – Siamo al tramonto del primo tempo del match tra Reggiana e Bari: il difensore algerino dei pugliesi, Mehdi Dorval, si avvicina all’arbitro Prontera e gli riferisce di aver sentito insulti e offese a sfondo razzista provenire dalla Tribuna Est, ovvero i vecchi Distinti, al proprio indirizzo. Il direttore di gara, come da regolamento, interrompe il match per poi avvicinarsi alla zona panchine e comunicare qualcosa agli addetti. Tuttavia, per una incomprensione tra questi e lo speaker, l’annuncio fatto pochi secondi dopo all’altoparlante invita il pubblico a “controllarsi e a evitare offese alla terna arbitrale”. Solo in un secondo momento si viene invece a conoscenza del vero motivo per cui il match è stato interrotto per 7 minuti: insulti razzisti.
Poche ore dopo la fine della partita è stato lo stesso Dorval, attraverso i suoi social, a fare luce sull’accaduto: “Purtroppo, esistono ancora persone stupide – le sue parole – Questo sport è troppo bello per essere rovinato da queste persone”. E mentre il Bari, sempre a mezzo social, si è prodigato nella difesa del proprio tesserato, la Reggiana nel dopo gara ha espresso la propria posizione in merito attraverso le dichiarazioni di mister Viali e di Gondo.
Insulti razzisti, Viali e Gondo condannano stupidi e ignoranti: “La città è altra cosa”. VIDEO
Impossibile stabilire, ora, in quanti abbiano rivolto gli insulti a Dorval e quale sia stato il tenore. A fare fede, anche in ottica giudice sportivo, che si pronuncerà nella giornata di domani, sarà quanto scritto dall’arbitro nel referto stilato a fine gara. La società incapperà certamente in una multa, meno probabile invece che si vada verso la chiusura del settore dal quale sono partite le offese, poiché si sarebbe trattato di un caso isolato e non di cori. Offese che, peraltro, non hanno risparmiato nemmeno la seconda assistente di Prontera, ovvera Francesca Di Monte.
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