REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi vi abbiamo riferito degli insulti e delle minacce indirizzati attraverso i social a Marco Scarpati dopo la sua partecipazione al nostro settimanale Decoder.
Ci scrive a questo proposito il Comitato Infanzia e Famiglia: “Le offese rivolte all’avvocato Scarpati non sono riferibili al nostro sito. E’ stato riportato un post della signora Tiziana Ciccone e non un post direttamente gestito da noi, quindi non da noi controllabile in quanto non siamo amministratori della pagina dove sono indicate le offese, pagina privata su cui non possiamo effettuare un controllo e una censura dei commenti indicati”. E ancora: “La signora Tiziana Ciccone è l’unica responsabile dell’amministrazione del post”.
Prendiamo atto delle affermazioni del Comitato Infanzia e famiglia. Per parte nostra, osserviamo due cose:
1) che sulla pagina Facebook del Comitato l’intervista di Scarpati viene commentata e condivisa dal Comitato, non da altri, con le parole: “Schifo e rabbia”;
2) che il post che ha dato il via alla sequela di insulti non è stato riportato da altri, ma condiviso da un amministratore del gruppo.

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