CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Ho sempre partecipato anche in modo diretto alle assemblee condominiali, non si era mai percepito questo problema”. Così il sindaco Giuseppe Daviddi. Il danno di dover pagare una seconda volta delle spese condominiali che risultavano già saldate riguarda anche il Comune di Casalgrande. Quasi tutti gli uffici dell’ente, dall’anagrafe a quello dei tributi, sono infatti situati a due passi dal municipio in uno stabile che fino a un paio di settimane fa era gestito dallo Studio Graziella Castiglioni, l’amministratrice sotto indagine per truffa, appropriazione indebita e sostituzione di persona.
L’edificio, oltre a uffici e spazi commerciali, conta una quarantina di appartamenti che all’improvviso hanno dovuto fare a meno dell’ascensore, messo fuori uso dall’abbassamento di tensione applicato da Enel in seguito ai ritardi nei pagamenti delle bollette. “Siamo intervenuti subito perché le famiglie sono andate in difficoltà. Castiglioni a me ha sempre risposto, ma in modo vago”, continua Daviddi.
Soltanto 200 gli euro rimasti sul conto corrente condominiale, dal cui estratto conto sono emerse causali piuttosto generiche. “Riportavano solo il nome Castiglioni Graziella. Dobbiamo trarne un insegnamento: attuare procedure più controllare”.
D’accordo con la necessità di introdurre meccanismi di trasparenza che evitino possibili frodi è il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, il cui ente conta quattro immobili interessati dalla vicenda con un danno stimato per le casse pubbliche intorno agli 8mila euro. “Il primo focus è capire la dimensione del cratere. Dobbiamo anche parare i colpi sull’utenza più fragile”.
Azione Scandiano chiede la collaborazione degli istituti di credito
Nel dibattito pubblico e politico interviene anche Azione Scandiano, che esprime “profonda preoccupazione e stigmatizza con fermezza la situazione emersa attorno allo Studio Graziella Castiglioni Amministrazione Condomini, che ha gettato centinaia di famiglie nell’incertezza dopo l’annuncio della cessazione improvvisa delle sue attività”.
E ancora: “La situazione richiede un’analisi approfondita e trasparente, elemento sottolineato durante l’incontro organizzato da Adiconsum e CISL al teatro Boiardo. È emerso chiaramente che per comprendere appieno la portata del problema e valutare le possibili soluzioni, è indispensabile accedere agli estratti conto bancari degli ultimi anni relativi ai conti condominiali gestiti dallo studio. Tuttavia, l’applicazione della legge costringe alla riluttanza gli istituti di credito nel fornire tali documenti e questo ostacola significativamente questo processo. In questo contesto di incertezza e difficoltà, Azione Scandiano chiede con forza agli istituti di credito una collaborazione senza precedenti. Rinnoviamo il nostro appello per un’azione congiunta che preveda la massima disponibilità da parte delle banche, affinché si possano intraprendere i passi necessari verso la risoluzione di questa situazione critica. La fiducia e la sicurezza dei nostri cittadini e delle loro famiglie sono in gioco, e solo attraverso uno sforzo collettivo potremo aspirare a ripristinare l’ordine e la serenità nelle nostre comunità.
Azione Scandiano si impegna a rimanere in prima linea in questa battaglia per la trasparenza e la giustizia, supportando i nostri concittadini e lavorando insieme alle autorità e agli istituti di credito per navigare attraverso questa crisi con la determinazione e l’impegno che la situazione richiede”.
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