REGGIO EMILIA – Inconsapevolezza, superficialità e distrazione. Hanno origine da comportamenti scorretti alla guida gli incidenti sulle strade. Con le prime tre cause riconducibili al mancato rispetto delle regole di precedenza, all’uso del telefono mentre si è al volante e alla velocità eccessiva.
Nel solo mese di gennaio 2020, nella nostra provincia si sono verificati 47 incidenti – di cui uno con esito fatale – ma i morti salgono a due se si conta un decesso avvenuto in ospedale a distanza di settimane da un sinistro. E suona come un campanello d’allarme il numero di pedoni che finiscono per non essere visti dai mezzi in circolazione: “Abbiamo avuto sette investimenti sulle strisce pedonali di ciclisti e cinque di pedoni, sempre sulle strisce. Il primo sunto dell’anno nuovo non è certamente positivo”, ha commentato a Buongiorno Reggio Roberto Rocchi, presidente dell’Osservatorio sulla Sicurezza stradale.
I dati raccolti sono stati illustrati nella trasmissione di Telereggio nel giorno del terzo anniversario della scomparsa di Federica Tavernelli, la nostra collega morta in un terribile incidente avvenuto a Cittanova di Modena. Federica aveva 46 anni ed era segretaria di produzione. Lo studio della trasmissione alla quale per tanti anni si è dedicata, oggi porta il suo nome. E in suo nome è stato lanciato un concorso rivolto agli studenti dell’istituto magistrale “Matilde di Canossa”, la scuola che aveva frequentato Federica. Verrà premiato il contributo migliore. “Perché un elaborato di questi studenti possa risultare incisivo affinché ci sia una maggiore consapevolezza sulla sicurezza stradale”, ha spiegato il direttore di Telereggio Mattia Mariani.
In modo capillare si svolgono iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. Un’offerta formativa a carattere volontario, visto che non rientra nei programmi di studi.
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