REGGIO EMILIA – La passione per lo sport non tramonta mai. Nemmeno a 83 anni. La storia infinita di Lamberto Boranga si arricchisce di un altro sorprendente capitolo: a metà ottobre, il portiere classe 1942 tornerà a calcare i campi di calcio per una partita ufficiale. E’ stato infatti tesserato per la Trevana, formazione che milita nella Prima Categoria umbra. Una storia romantica perché il suo “esordio” tra i pali avvenne proprio a Trevi, in giovane età. ‘A Trevi i salesiani mi facevano sempre giocare a calcio – ha esordito Boranga – Io ero il più bravo, quello che dribblava tutti e faceva gol. Il prete mi diceva tu non devi giocare in attacco ma in porta perché rompi l’equilibrio degli altri ragazzi’. Negli ultimi giorni la proposta, arrivata alla presentazione del suo libro. ‘Parlando con il sindaco e l’allenatore della squadra mi hanno detto “Perché non chiudi il cerchio qui a Trevi?”.
Non è stata una forzatura ma quasi, però ho deciso di riprendere gli allenamenti e cercare di mettermi in forma’. Una partita per dire arrivederci al calcio giocato, guai a parlare di addio per quella che è stata una sua grande passione: Fiorentina, Perugia, Cesena e Reggiana alcune delle squadre che l’hanno visto protagonista. Nella nostra città ha giocato per cinque stagioni tra il 1967 e il 1973. Dopo il calcio, la passione per l’atletica: dal 2 al 12 ottobre sarà impegnato negli europei master a Madeira, in Portogallo, nel salto in alto e nel lancio del peso: Tornando a Reggio, il legame con la nostra città è ancora fortissimo.
La Reggiana e Reggio Emilia sono state il mio punto di riferimento per ripartire e giocare in Serie A. Reggio mi ha rilanciano, sono stato a Cesena e ho giocato altri quattro anni in Serie A. A Reggio devo molto’. Infine un pensiero per il 20enne portiere granata Edoardo Motta. E’ bravo, ha la qualità. Ha la stoffa. Ha tutte le condizioni per migliorare. Dovrà avere un po’ di carattere ed esperienza: vedete che sarà un portiere di Serie A’.
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