REGGIO EMILIA – Per l’accusa, ha approfittato del carisma conferitogli dal ruolo che aveva per intrecciare relazioni sessuali con alcuni allievi. A un anno dall’inizio dell’udienza preliminare, è cominciato il dibattimento del processo a carico di Daniele Franci, artista notissimo in città perchè fondatore della scuola Etoile di Pieve. Ne era direttore quando venne arrestato alla fine del luglio 2022.
Ora Franci non è sottoposto ad alcuna misura cautelare. È alla sbarra per violenza sessuale pluriaggravata, dall’età di alcuni degli ex allievi e, appunto, dal fatto che Franci fosse il loro insegnante. Sono sfilati i primi dieci testi: chi ha svolto le indagini e alcuni ex lavoratori dell’Etoile. Franci era in aula, così come c’erano alcuni dei ragazzi che lo accusano. 12 le parti offese, 11 delle quali si sono costituite parti civili. I presunti fatti – episodi che sarebbero avvenuti all’interno della scuola ma anche durante tournè fuori Reggio quando alcuni dei giovani erano minorenni – sarebbero avvenuti tra 2016 e 2021, ma la prima denucia è stata presentata nel 2022, facendo scattere le indagini. Via via, il numero di ragazzi è aumentato.
Afferma il legale di Franci, Giulio Garuti: “Sono state depositate le chat tra Franci e le presunte persone offese, ed è emerso sentendo la Polizia Giudiziaria che non ci siano riscontri su eventuali abusi o rapporti sessuali, e non è emerso alcun elemento di rivendicazione o rabbia nei confronti di Franci”.
L’udienza si è svolta a porte chiuse per tutelare le parti offese, la cui testimonianza è già stata raccolta mesi fa nel corso di un incidente probatorio.
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