REGGIO EMILIA – Trecento milioni alla Regione Emilia Romagna, 60 alla Provincia di Modena e 30 per quella di Reggio. Nei 9 miliardi di investimenti previsti nel rinnovo per 50 anni della concessione autostradale, ci sono importanti risorse anche per la viabilità ordinaria.
Investimenti che dovranno essere funzionali al collegamento con l’A22 e che potranno essere realizzati quando sarà completata la gara ad evidenza pubblica. Lo stanziamento delle risorse, però, è già stato definito nel progetto presentato dall’attuale concessionaria, Autobrennero Spa, dove dallo scorso maggio fa parte del Cda il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.
Concordati con il ministero gli investimenti da fare, adesso comincia la gara. L’Unione europea, nei 10 anni di gestione in proroga da parte di Autobrennero dopo la scadenza nel 2014 della precedente concessione, ha sempre sollecitato l’Italia, anche minacciando sanzioni, a mettere in gara l’A22. Così, entro la fine di febbraio dovranno venire presentate le domande di partecipazione, con l’attuale concessionaria che avrà la possibilità di pareggiare offerte migliorative di eventuali concorrenti con l’obiettivo del ministero di far partire la nuova gestione il 1° gennaio 2026. A quel punto, inizieranno anche gli investimenti tra cui il più importante riguarda la realizzazione della terza corsia tra Verona e l’innesto con la A1, per un valore di 1 miliardo e 100 milioni, ma soprattutto con la possibilità di risolvere uno dei nodi più congestionati della viabilità autostradale italiana.
I restanti 8 miliardi serviranno per realizzare la terza corsia fino al Brennero, rifare i sovrappassi, realizzare barriere fonoassorbenti, adeguare le stazioni e le aree di servizio, potenziare gli impianti di distribuzione di gas, idrogeno e le colonnine di ricarica elettrica. Poi, come detto, ci sono i fondi da destinare agli enti locali per la viabilità ordinaria, compresi i 30 milioni per la Provincia di Reggio che detiene una quota della società del 2,17%.
Soddisfatto dell’intesa raggiunta con il ministero è Zanni, che sottolinea come se Autobrennero vincerà la gara anche Cispadana e Bretella saranno più vicine perché questo consentirà ad Autobrennero di sbloccare i fondi accantonati per le due opere.
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