REGGIO EMILIA – Veniamo da giorni nerissimi in cui, drammatica coincidenza, a distanza di 48 ore l’uno dall’altro sono deceduti due lavoratori 68enni, le prime due morti bianche nel Reggiano del 2023.
Se guardiamo ai numeri, tuttavia, non si può dire che passi in avanti non ne siano stati fatti. Nell’ultimo decennio si è verificato un calo del 37% degli infortuni mortali rispetto al precedente e di questo si è parlato a Il Graffio ieri sera. “Otto morti all’anno tra il 2003 e il 2012, 5 all’anno tra il 2013 e il 2023”, ha spiegato Antonio Romanelli, direttore del servizio Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Ausl.
E’ piuttosto sentita anche la cultura della sicurezza tra i lavoratori, non solo tra gli imprenditori. Ad esempio, è possibile fare segnalazioni all’Ausl in forma anonima di comportamenti e abitudini che vengono ritenute scorrette “e di queste ne arrivano circa 100 all’anno”, ha aggiunto Romanelli.
Ma la cultura della sicurezza si fa anche e soprattutto con gli investimenti: “Siamo pochi per i controlli, non c’è turn over; in Italia si usa in questo ambito lo 0,5% del fondo nazionale sanità” ha concluso Romanelli.
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