REGGIO EMILIA – Critica la situazione del pronto soccorso del Santa Maria Nuova, che negli ultimi giorni sta registrando un afflusso costante e preoccupante di accessi legati ai tanti casi di influenza. In media, si parla di 240 accessi giornalieri per una situazione che non accenna a migliorare complice la tremenda ondata legata appunto all’influenza spesso post Covid che sta dimostrando un’aggressività che costringe a letto migliaia di persone.
I sintomi sono febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie e mal di testa talvolta anche molto violenti. L’apertura dei Cau – i Centri di Assistenza Urgenza di Reggio e a Correggio – si è rivelata provvidenziale poiché questi ambulatori stanno a loro volta ricevendo e curando molti pazienti, evitando una congestione totale nei pronto soccorso.
La conferma della criticità arriva dal primario del reparto di Emergenza urgenza, la dottoressa Ivana Lattuada che, interpellata da Tg Reggio, spiega come gli accessi continui e costanti, specialmente in alcune fasce orarie della giornata, stiano determinando lunghe attese per chi ha forme di influenza con complicanze e chiede di essere visitato e assistito. Persone di ogni età, per la maggior parte anziani, in molti casi senza vaccino antinfluenzale.
Una crescita di richieste che piomba su giornate di festa nelle quali i medici di base non sono reperibili; a questo si aggiunge la difficoltà per i reparti ospedalieri di dimettere i pazienti anziani che non riescono a essere accolti a casa dai parenti o che vivono soli.
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