CASINA (Reggio Emilia) – L’ultimo atto di Iolanda Rolli prima di lasciare l’incarico è di quelli pesanti. Il Prefetto, alla vigilia della pensione, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione di indagine nel Comune di Casina per verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata o di collegamenti con essa. Il lavoro della commissione avrà la durata di tre mesi prorogabili per altri tre.
La commissione ha una composizione mista e vede la presenza di funzionari della Prefettura e investigatori delle forze dell’ordine.
La decisione prende le mosse dal caso dell’assessore ai lavori Pubblici Tommaso Manfreda. Imprenditore edile, Manfreda lo scorso dicembre si era visto negare dalla Prefettura l’iscrizione alla White List antimafia per la sua ditta di costruzioni. A pesare le parentele e i rapporti economici di Manfreda con “persone non immuni dal rischio di condizionamento da parte della criminalità organizzata”. Pur difeso dal sindaco Stefano Costi, Manfreda si era dimesso prima da assessore e poi anche da consigliere comunale. A gennaio aveva impugnato la decisione al Tar, che però aveva respinto il ricorso.
Dopo il lavoro di indagine, la Commissione entro 45 giorni dovrà inviare una relazione al Ministero dell’Interno. Il Viminale potrebbe poi proporre lo scioglimento dell’Ente che avverrebbe dopo deliberazione del Consiglio dei Ministri e con decreto del Presidente della Repubblica.

Il sindaco di Casina Stefano Costi
“Siamo a disposizione, siamo tranquilli perché abbiamo sempre operato con trasparenza e nel rispetto delle disposizioni”, il commento a caldo del sindaco Stefano Costi, civico sostenuto dal centrodestra. “Lasciamo lavorare la commissione, auspicando che non si arrivi allo scioglimento del Comune”, le parole di Anna Fornili, esponente Pd, alla guida dell’opposizione.
A quasi 8 anni di distanza, dunque, la storia potrebbe ripetersi. Nel giugno 2015 l’allora prefetto Raffaele Ruberto nominò una commissione d’indagine su Brescello, avviando una procedura che si sarebbe conclusa nel 2016 con lo scioglimento del Comune della Bassa.
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