REGGIO EMILIA – Rallenta l’economia reggiana. La crescita del Pil, circoscritta al nostro territorio, sarà dello 0,9% a fine anno, inferiore rispetto all’1,3% che era stato previsto in luglio. Questa frenata e le difficoltà dell’industria hanno già avuto ripercussioni evidenti sull’andamento della cassa integrazione. Lo dicono i numeri dell’Ufficio studi della Camera di Commercio basati sui dati Inps.
Nei primi nove mesi del 2024 le ore complessivamente autorizzate sono risultate pari a 6.921.596, con un incremento del 142% rispetto alle 2.859.685 del settembre 2023. Crescono sia la Cig ordinaria che quella straordinaria. La prima è salita a 3.912.331 ore autorizzate nei primi nove mesi del 2024 (erano state 1.474.173 a fine settembre dello scorso anno), vale a dire quasi 900.000 ore in più rispetto a quelle che avevano riguardato la cassa integrazione ordinaria nell’intero 2023 (3.082.553). Il picco è stato raggiunto in aprile con 895.024 ore autorizzate.
Anche la Cig Straordinaria ha registrato un forte incremento, con 3.009.265 ore autorizzate da gennaio a settembre (erano risultate 1.383.822 nei primi nove mesi del 2023 e 1.851.227 nell’intero anno), metà delle quali si sono avuto nel mese di giugno, con 1.296.632 ore. La Cig straordinaria è tutta attribuibile al comparto manifatturiero, che ha avuto un’incidenza molto rilevante anche su quella ordinaria, con 3.806.000 ore autorizzate nei primi nove mesi del 2024.
“L’incrocio dei dati macroeconomici – sottolinea il presidente della Camera dell’Emilia, Stefano Landi – evidenzia una situazione complessa, con valori positivi per il Pil (+0,9% le previsioni per fine anno), l’occupazione (data in aumento dell’1,8% dalle ultime previsioni sul 2024) e il reddito delle famiglie (+4,6%), ma anche la certificazione di serie difficoltà per l’industria che emergono, oltre che dall’aumento della cassa integrazione, dal calo previsto per la produzione e per le esportazioni (rispettivamente -1,5% e -7,3% i dati previsionali per il 2024)”.
“Lo sforzo delle imprese per mantenere alti i livelli occupazionali e di competitività – prosegue Landi – è evidente, ed emerge bene anche dalle richieste pervenute sui bandi della Camera di Commercio dell’Emilia finalizzati agli investimenti; le domande, con un picco di oltre 4 milioni di euro per l’innovazione digitale, superano complessivamente i 9 milioni di euro”.
“Queste richieste – conclude Landi – saranno soddisfatte, ma in questa fase è fondamentale che il Governo agisca per sostenere un’industria che vive una situazione di evidente instabilità, con un calo della produzione e un andamento della cassa integrazione a “singhiozzo” che risente di un andamento discontinuo degli ordinativi”.
Servizio Tg di Francesco Galli
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