BORETTO (Reggio Emilia) – Gli inquirenti stanno stringendo sempre più il campo attorno alla morte del cuoco 43enne Andrea Lodi Rizzini, che sarebbe stato investito da un automobilista pirata. Dalle tracce di un veicolo trovate sull’asfalto non lontano dal punto in cui l’uomo è stato ritrovato senza vita la mattina di Natale, nei pressi del distributore Eni ai piedi del ponte sul Po Boretto-Viadana, e dalle targhe riprese dalle telecamere, i militari guidati dalla procura di Mantova sono risaliti ad un’auto in particolare: una Bmw serie 1 di colore bianco, immatricolata tra il 2011 e il 2012. Il mezzo è transitato da quel punto la sera della vigilia attorno alle 21.30, da Boretto andava verso Viadana. E c’è l’appello dei carabinieri alla persona che era alla guida a presentarsi in caserma e a fornire informazioni. L’anziano padre del 43enne, il primo a dare l’allarme e a mettersi alla ricerca del figlio trovato poi deceduto, ha riferito che il 24 dopo cena il figlio è uscito di casa in bicicletta. Ultimamente frequentava spesso un bar di Boretto, ma quella sera lì non è stato visto. La bici è stata rinvenuta a Lido Po, appoggiata ad una recinzione e con una ruota bucata. E’ probabile che poi il 43enne si sia incamminato a piedi sul ponte e sia stato investito.
Reggio Emilia incidente stradale Boretto auto pirata Viadana Bmw Andrea Lodi Rizzini serie 1Investito e ucciso da un’auto pirata: le indagini sulla morte di Andrea Lodi Rizzini. VIDEO