REGGIO EMILIA – Continua a crescere il numero delle denunce presentate nel Reggiano: 20.657 nel 2024, ovvero 3.889 ogni 100mila abitanti, con un trend in crescita costante dal 2020 quando il Covid fece precipitare il dato.
Un dato in linea con il resto del Paese, anche se la provincia di Reggio, nella classifica dell’indice di criminalità del Sole 24 Ore, pubblicata sul giornale in edicola stamattina, vede crescere i reati denunciati più velocemente, passando dal 41° posto della classifica 2023, al 34° del 2024, sino al 25° posto odierno.
A livello regionale, per delitti denunciati, la nostra provincia resta alle spalle di Bologna e Rimini, ma anche di Ferrara, Modena, Parma e Ravenna. Verrebbe da dire mal comune, ma c’è poco da gioire anche perché l’incremento delle denunce sul 2023 del 10,45% è il quarto più alto tra tutte le province italiane.
Analizzando le singole voci, i dati peggiori riguardano furti, rapine, danneggiamenti e sfruttamento della prostituzione, i reati che più fanno arrabbiare i cittadini. Sono 9.990 i furti denunciati, di cui 1879 nelle abitazioni; 242 le rapine, ben 146 compiute in strada; 2.436 i danneggiamenti. Il nuovo questore, Carmine Soriente, ha nel suo curriculum importanti risultati conseguiti contro camorra e ‘ndrangheta, che nel Reggiano grazie all’inchiesta Aemilia sappiamo che aveva messo radici, ma è nel contrasto alla piccola delinquenza che sarà più valutato dai cittadini, sempre più preoccupati dall’aumento dei reati predatori.
Reggio Emilia Il Sole 24 Ore indice criminalità









