REGGIO EMILIA – Qualcuno è penetrato nel cortile dell’abitazione del giudice Andrea Rat, lasciando sul vetro di una porta finestra al piano terra un grande disegno nero, che potrebbe essere interpretato anche come simbolo di morte. Il segno sarebbe stato lasciato lo scorso fine settimana, approfittando dell’assenza da casa di Rat.
Il magistrato ha sporto denuncia. Dell’episodio sono stati informati il Procuratore generale della Corte d’appello di Bologna, il Procuratore capo di Reggio e il Prefetto.
Per Andrea Rat è stato rafforzato il dispositivo di vigilanza: ora il giudice è costantemente accompagnato da un carabiniere. Gli inquirenti stanno visionando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona alla ricerca di elementi utili.
E’ prematuro sbilanciarsi sulla matrice del gesto, ma l’episodio non può certo essere sottovalutato. Rat ha fatto parte del collegio giudicante dei processi Aemilia e Edilpiovra, si è occupato spesso di misure di prevenzione patrimoniale a carico di soggetti accusati di associazione mafiosa e già in passato aveva vissuto sotto scorta.
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