REGGIO EMILIA – Prosciolti dalle accuse per prescrizione quattro dirigenti del Comune imputati nell’ambito del processo sui presunti incarichi illeciti tra il 2013 e il 2014. Il verdetto è stato emesso dal giudice Silvia Guareschi.
Si chiudono così le posizioni dell’architetto Massimo Magnani coordinatore dell’area Programmazione territoriale, era accusato di abuso d’ufficio per un incarico da quindicimila euro sullo studio di fattibilità del progetto di rigenerazione urbana in zona stazione. L’avvocato Santo Gnoni ex dirigente dell’ufficio legale del Municipio, accusato di falso ideologico per gli incarichi dati a tre colleghi per circa 25mila euro. Elena Belli dell’ufficio Attività produttive doveva rispondere di abuso d’ufficio per un incarico da seimila euro sul progetto “Ecoabita” e di falso ideologico, ed Elena Davoli dirigente alla valorizzazione commerciale era imputata per abuso d’ufficio e falso per tre incarichi affidati a professionisti per circa 60mila euro per un progetto sul centro storico. Un quinto indagato, Luca Fantini, ex dirigente comunale delle Politiche per l’integrazione era già uscito dal procedimento.
Il pubblico ministero Giacomo Forte aveva chiesto il “non doversi procedere” per prescrizione, domanda che è stata accolta. Uno dei difensori, l’avvocato Liborio Cataliotti, accogliendo favorevolmente la decisione ha però rilevato come questa non ha permesso di entrare nel merito delle accuse e delle difese che avevano solide argomentazioni per smontare tutto il castello accusatorio.
Erano due le inchieste aperte dalla Procura, una appunto sugli incarichi professionali che aveva visto nel febbraio 2019, 18 indagati tutte figure apicali del Comune, scesi poi a 5 che dunque si è chiusa. Resta in piedi l’altra “Re cleaning” su presunte irregolarità sugli appalti dell’ente pubblico tra il 2016 e il 2019. Per questo filone sono 20 gli imputati che dovranno difendersi nel processo con rito ordinario: tra loro, ci sono sempre dirigenti dell’ente, in carica o ex, oltre a diversi liberi professionisti che compariranno in aula il 5 ottobre.
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