REGGIO EMILIA – Nel marzo 2021 la procura aveva chiesto il processo per 24 persone. A un anno di distanza, il giudice Andrea Rat ha disposto il processo per 20 di queste, accusate a vario titolo di turbata libertà degli incanti, falsità in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione.
La procura ritiene di aver accertato gravi irregolarità in una mezza dozzina di gare d’appalto risalenti nella maggior parte dei casi al 2016. Le gare sono quelle per la gestione del nido Maramotti, per la rimozione delle auto incidentate, per i servizi legali, per i servizi di brokeraggio assicurativo, per la selezione di un dirigente dell’Azienda servizi alla persona e per la gestione del trasporto scolastico e della sosta a pagamento.
Tra gli indagati rinviati a giudizio ci sono diversi dirigenti e soprattutto ex dirigenti del Comune come Paola Cagliari, Roberto Montagnani, Alessandro Meggiato, Nando Rinaldi e Santo Gnoni. Rinviati a giudizio anche l’ex assessore comunale Mirko Tutino, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio per una telefonata con un giornalista, e tre avvocati.
Il giudice ha prosciolto Raffaele Leoni, ex presidente della Azienda servizi alla persona, mentre l’ex vicesindaco Matteo Sassi era giù uscito dall’indagine più di un anno fa. L’ex dirigente comunale Ivana Ceccardi è stata assolta in abbreviato perché il fatto non costituisce reato, mentre per Lorenza Benedetti, ex dirigente dell’ufficio pianificazione del Comune, è stato disposto il non luogo a procedere. Ermes Ruozzi, assicuratore della Union Brokers, ha patteggiato a un anno e 10 mesi. Il dibattimento comincerà il 5 prossimo ottobre.
Reggio Emilia comune reggio emilia indagine appalti comune










