REGGIO EMILIA – Condividere il presente per conquistare una propria autonomia nel futuro. È con questo importante obiettivo che al numero 19 di piazza Lino Grossi, al Foscato, sorgerà “Casa domani”, una “residenza ponte” pensata per far convivere persone con disabilità e studenti universitari in un rapporto di mutuo sostegno all’insegna dell’inclusione e dell’autonomia. Affinché persone fragili possano intraprendere un percorso di integrazione sociale, con una propria indipendenza al di fuori della famiglia.
Un modello abitativo innovativo, nato da un progetto della Fondazione “durante e dopo di noi” che oggi è divenuto realtà grazie al sostegno e alla collaborazione di diverse realtà: la Regione, che ha stanziato 120mila euro attraverso il fondo per l’attuazione della legge sul “dopo di noi”; il Comune (che ha contribuito con 250mila euro); Acer, che ha messo a disposizione la palazzina completamente riqualificata; l’università di Modena e Reggio Emilia, a cui sono iscritti studentesse e studenti che risiederanno a “Casa Domani”; non solo, perché al progetto hanno partecipato soggetti privati, associazioni e numerosi cittadini con donazioni destinate all’acquisto di arredi e attrezzature.