CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – In poche ore la notizia ha fatto il giro di tutto il pese. Originario di Castellammare di Stabia, nel Napoletano, Ferdinando Sicignano era molto conosciuto a Bagnolo, dove viveva da tanti anni e dove aveva frequentato le scuole medie per poi iscriversi e diplomarsi all’istituto alberghiero “Motti”.
Da libero professionista lavorava come autotrasportatore. Il mondo delle moto era una delle sue passioni, assieme al calcio. Nella Virtus Bagnolo aveva giocato da giovanissimo. Il sindaco Paoli, che nella società all’epoca aveva un ruolo da dirigente, lo ricorda come tra i protagonisti di un’annata, la classe 1988, che aveva portato alla formazione di un gruppo affiatato, fatto di amici che oggi descrivono “Nando”, come erano soliti chiamarlo, una rara persona, quanto a gentilezza, sempre con la battuta pronta e disponibile ad aiutare il prossimo.
Alle 8.15 la disgrazia che lo ha strappato alla vita. Da Bagnolo, dove viveva, guidava la sua moto Yamaha 600 in direzione Cadelbosco Sopra: lo attendeva un gruppo di amici per una gita tra centauri. Il ciclista in mountain bike arrivava da una stradina laterale, un arginello, riferisce la polizia stradale di Reggio Emilia che si sta occupando dei rilievi e degli accertamenti. L’urto, violentissimo, è avvenuto nel momento in cui il ciclista si stava immettendo sulla provinciale 40, che in quel tratto di Villa Argine si chiama via Garibaldi: secondo una prima ricostruzione, sempre della Stradale, all’origine ci sarebbe stata una mancata precedenza al motociclista, ma non è ancora chiaro se il ciclista dovesse o meno attraversare la strada.
Ferdinando Sicignano stava arrivando: pare abbia provato in un secondo a sterzare, e in parte ci è anche riuscito, ma l’impatto c’è stato comunque. Il ciclista è stato sbalzato a qualche metro di distanza, riportando ferite di media entità. Anche il motociclista è stato sbalzato: la moto ha continuato la sua corsa, lui è finito contro il guardrail. E’ deceduto sul colpo.
Per oltre mezz’ora i sanitari inviati dal 118 hanno praticato sul posto le operazioni di rianimazione, ma per Ferdinando non c’è stato nulla da fare. Straziante l’arrivo in via Garibaldi dei genitori e della fidanzata del 33enne, che hanno atteso l’arrivo delle onoranze funebri le quali hanno poi recuperato la salma, già a disposizione della famiglia. Sul posto anche il comandante del distaccamento della polizia stradale di Guastalla.
Andrea Bassi
Margherita Grassi

Ferdinando Sicignano, morto a soli 33 anni (foto da Facebook)