REGGIO EMILIA – Il Comune sospenda i dirigenti indagati nell’inchiesta sugli appalti e si costituisca come parte offesa nel processo: è la richiesta del Movimento 5 Stelle, che chiede anche la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla vicenda. Questa mattina una conferenza stampa nello studio legale della consigliera Paola Soragni.
Anche Matteo Melato per la Lega, Claudio Bassi per Forza Italia e Cinzia Rubertelli per Alleanza civica di richieste ne hanno fatte. Più trasparenza, più garanzie, no a tenere la testa sotto la sabbia; e poi una riorganizzazione dei ruoli dirigenziali e, in seconda istanza, eventuali sospensioni sempre tenendo presente che in Municipio il lavoro non si deve fermare.
I rappresentanti dei tre gruppi in Sala del Tricolore hanno parlato di “una macchina comunale in stallo e in forte sofferenza”; dell’anomalia, hanno detto, di quattro segretari generali succedutisi in pochi anni; di scarso coinvolgimento, a loro parere, della cittadinanza e delle opposizioni stesse, rispolverando una richiesta già avanzata: “Il Comune metta un membro delle opposizioni, non retribuito, nel Cda di ogni sua partecipata”. “Facciamo appello alla magistratura – ha detto Melato – con tutte le garanzie del caso per gli indagati, a fare chiarezza in tempi celeri, e al sindaco Vecchi a dichiarare su questa vicenda”.
“Al di là dell’indagine che seguirà il suo corso – ha aggiunto la Rubertelli – c’è un tema di responsabilità politica”. Da Rubertelli anche una frecciatina all’altro partito di opposizione, il M5S, che ha scelto di andare da solo organizzando una conferenza stampa in autonomia: “Non ci sono corse a chi arriva prima – ha detto – Scelta dettata da logiche nazionali, ma saremmo dovuti essere tutti uniti”.
“Speriamo che l’amministrazione continui a lavorare a beneficio dei cittadini – ha glissato Bassi – Noi saremo sempre qui a collaborare se farà bene o a fare opposizione, però a mio parere dovrebbero ascoltarci di più”.
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