REGGIO EMILIA – Giulio Cornelli resta in libertà, niente carcere per il 38enne informatico reggiano, indagato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Milano e dalla Direzione Distrettuale Antimafia lombarda, su attività di spionaggio illecito messe in atto da una società di investigazioni con sede nella città meneghina.
E’ quanto emerso dall’udienza al Tribunale del Riesame tenutasi questa mattina a Milano. Cornelli aveva lasciato gli arresti domiciliari, a cui era stato sottoposto dal 27 ottobre, a inizio marzo, quando per lui era stato disposto il solo obbligo di dimora nel Comune di Reggio.
Stamani il pubblico ministero Francesco De Tommasi e il sostituto procuratore della Dda Antonello Ardituro hanno comunicato di rinunciare al ricorso.
Cornelli da qualche giorni ha intrapreso un rapporto di lavoro con la Dimora d’Abramo.
“Quello di oggi è un altro passo importante verso il chiarimento della sua posizione e collocazione in questa vicenda, essendo totalmente estraneo alle logiche di malaffare che sembrano trasparire dall’indagine”, le parole di Giovanni Tarquini, il legale che assiste Cornelli.
Inchiesta spionaggio: Giulio Cornelli resta in libertà
19 marzo 2025
L'avvocato Giovanni Tarquini
Davanti al Tribunale del Riesame la procura meneghina ha rinunciato al ricorso. L’avvocato difensore Giovanni Tarquini: “Un altro passo importante verso il chiarimento della sua posizione, è totalmente estraneo alle logiche di malaffare”