REGGIO EMILIA – Un assessore, un dirigente comunale, un ex segretario del Comune, un noto imprenditore e l’ex direttore di un’azienda a controllo pubblico: insieme al sindaco di Reggio, sono le figure di maggiore spicco tra le 23 posizioni archiviate nei giorni scorsi dal giudice Andrea Rat accogliendo la richiesta della Procura, che ha indagato su una serie di gare d’appalto bandite nel 2016 dal Comune capoluogo. Omettiamo i nomi di queste persone, così come delle altre, perché la vicenda giudiziaria si è conclusa senza elementi a loro carico. Molti di loro, forse tutti, non hanno neppure mai saputo di essere iscritti nel registro degli indagati. Nella maggior parte dei casi, come abbiamo già visto per il sindaco Vecchi, il coinvolgimento nell’indagine di queste persone è stato frutto esclusivamente di frasi pronunciate da Santo Gnoni, all’epoca dei fatti capo dell’Ufficio legale del Comune di Reggio, e intercettate dagli inquirenti. Affermazioni a volte infondate, altre volte contraddittorie o equivocabili, e che comunque non hanno retto a una verifica puntuale dei fatti.
Alcune delle persone poi archiviate erano state indagate in relazione ai capitoli noti dell’inchiesta, altre invece per vicende che sono state esaminate e poi accantonate. E’ il caso del bando di gara da 13 milioni di euro in sei anni vinto da Gesta per i servizi di energia, conduzione e manutenzione degli impianti degli immobili del Comune di Reggio, di cui è stata accertata la regolarità. Oppure di una complessa vicenda che riguarda l’acquisto e la riqualificazione delle aree ex Reggiane, anche grazie a ingenti finanziamenti statali e regionali. La Procura, sulla base delle dichiarazioni rese prima da Lorenzo Bagnacani, all’epoca vicepresidente di Iren, e poi da un manager dell’azienda altoatesina Ladurner, sospettava che la gara da 3 milioni di euro per la bonifica ambientale dei suoli bandita nel 2015 fosse stata manipolata per favorire la società Unirecuperi, risultata aggiudicataria. Per questo capitolo dell’inchiesta, è stato intercettato il dirigente comunale responsabile del procedimento. Ma il no del Tribunale a una richiesta di proroga delle intercettazioni ha portato infine all’archiviazione.
Leggi e guarda anche
Inchiesta appalti: il registro dei destini incrociati. VIDEO
Reggio Emilia indagine Comune di Reggio Emilia Luca Vecchi sindaco inchiesta appalti archiviazioneInchiesta appalti, le motivazioni dell’archiviazione: “Nessuna prova contro Vecchi”. VIDEO