REGGIO EMILIA – Vogliamo chiarezza. La Lega lo ha scritto su uno striscione esposto sotto il Municipio. Il fronte è quello del coinvolgimento, come indagato, di Luca Vecchi nell’inchiesta sugli appalti del Comune.
Inchiesta partita nel 2016 e chiusa la scorsa estate. “Chiediamo al sindaco di chiarire la sua posizione e qualora – dice il consigliere comunale Matteo Melato, capogruppo leghista in Sala del Tricolore – risultasse che durante la campagna elettorale per il ballottaggio del 2019 Vecchi fosse indagato e lui non lo disse, ne chiederemo le dimissioni”.
A incalzare Vecchi è anche un altro consigliere della Lega, Roberto Salati, che sfidò l’attuale sindaco al ballottaggio di due anni fa. Se le perquisizioni per l’inchiesta appalti fossero scattate prima e non dopo il ballottaggio, cosa sarebbe accaduto, viene chiesto a Salati? Questa la risposta: “Sarebbero cambiati molti equilibri”.
Alle sollecitazioni del Carroccio, ma anche di altre forze di opposizione, risponde così il sindaco: “Mi sento tranquillo, non ho mai ricevuto alcuna comunicazione e ho piena fiducia nella magistratura”. Parole, quelle pronunciate ai microfoni di Tg Reggio, che sono state espresse anche in Consiglio comunale.
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