POVIGLIO (Reggio Emilia) – Il fumo ha continuato ad alzarsi e a essere visto a distanza di chilometri dopo ore dall’incendio. Circa 2.700 rotoballe sono andate distrutte e, con loro, il lavoro di mesi per il titolare di una vicina azienda agricola.
Il danno è ingente, le cause quasi certamente accidentali. Prima le piogge dei giorni scorsi, poi l’umidità e il caldo di queste ore. Un mix che avrebbe innescato il rogo partito ieri sera verso le 19. L’allarme è arrivato con diverse telefonate ai vigili del fuoco, che a sirene spiegate con le squadre da Guastalla, Sant’Ilario e un’autobotte da Reggio Emilia sono arrivati in via Viazza a San Sisto intorno alle 11.30. Una zona in aperta campagna dove erano depositate le rotoballe.
Fortunatamente, nonostante il vento le fiamme non sono arrivate alle altre cataste vicine. Nessun intossicato e scongiurato il peggio anche grazie all’impegno degli agricoltori della zona che hanno cercato di spegnere l’incendio con getti di acqua dalle autobotti. Solo nelle prime ore del mattino il rogo è stato circoscritto e ora è sotto controllo, ma le operazioni di spegnimento sono proseguite anche nel pomeriggio per evitare focolai.
Si tratta dell’ennesimo episodio che si verifica nelle ultime settimane nella nostra provincia, l’ultimo in ordine di tempo è avvenuto lunedì a San Bernardino di Novellara.
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