Servizio Tg Reggio
di Giulia Gualtieri
REGGIO EMILIA – Non solo l’area industriale distrutta dall’incendio in via Due Canali a Reggio, Inalca e Quanta dovranno occuparsi anche della bonifica e della pulizia delle aree esterne dove sono volati frammenti e residui. Quindi tetti, balconi, giardini privati, ma anche la ferrovia e le aree pubbliche già oggetto di un primo intervento di pulizia da parte del Comune. Un provvedimento che va incontro anche alle preoccupazioni e alle richieste dei residenti nella zona, esternate anche giovedì sera in diretta all’interno della nostra tramissione Il Graffio. Nel tardo pomeriggio di ieri un primo provvedimento aveva invece riguardato l’edificio adibito alla lavorazione di carni fresche di Inacla spa e il magazzino di Quanta Stock&Go.

Entro 48 ore dalla ricezione dell’atto le aziende dovranno:
- intraprendere le attività finalizzate alla bonifica delle aree nelle quali è già stata riscontrata la presenza di frammenti contenenti amianto come da relazione di Arpae e Dipartimento di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl, e non ancora bonificate;
- farsi carico delle attività di pulizia e bonifica già portate avanti dal comune di Reggio Emilia nelle prime fasi dell’emergenza;
- a seguito di nuove segnalazioni e a completamento di quelle già ricevute, bonificare le aree pubbliche e le pertinenze private (a titolo esclusivamente esemplificativo: balconi, aree, cortilive, davanzali) dai frammenti di cemento amianto ritrovati dai segnalanti;
- intraprendere le attività finalizzate alla bonifica del tratto di ferrovia compreso nelle aree in questione, nel caso che i gestori del servizio ferroviario rilevino presenza di frammenti di materiale contenente amianto.
Questa ordinanza è stata emanata sulla base delle valutazioni di Arpae e Ausl “in esito alle ricognizioni effettuate riguardanti la possibile dispersione di materiali contenenti amianto all’esterno dell’area interessata dall’incendio che ha coinvolto i due edifici”.
Le ricognizioni, su cui si è già iniziata l’attività di bonifica da sabato scorso e su cui ora si chiede una presa in carico da parte della proprietà, attestano il “rinvenimento di materiale contenente amianto all’interno di un’area conoidale, con vertice sullo stabilimento Inalca, ricompresa tra una direttrice nord-est ed una direttrice sud-est”, individuate dalla stessa Arpae e dal Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda Usl.

Il sindaco Marco Massari all’interno dell’area distrutta dalle fiamme (foto Corrado Bertozzi per Reggionline)
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