REGGIO EMILIA – I vigili del fuoco reggiani, in una prima parte supportati da colleghi di altre province, si stanno alternando in via Due Canali in città da oltre cento ore ininterrottamente. Almeno dieci tra uomini e donne sono sempre presenti. Impossibile sapere quanto ancora durerà questo intervento, visto che nessuno può dire al momento quanti focolai siano ancora accesi. Uno di questi la notte scorsa ha preso pieno vigore, e i residenti hanno visto nuovamente le fiamme levarsi dalla sede dell’Inalca, andata bruciata assieme a quella di Quanta.
A preoccupare è la parte centrale dell’edificio, perchè è letteralmente impossibile da raggiungere, soprattutto senza pericolo per i pompieri. Il tetto, crollando, è precipitato sulle masserizie, e il focolaio è lì sotto. I vigili stanno facendo arrivare acqua dal basso, ma parliamo di poche gocce che giungono a destinazione. Si sono avvicinati il più possibile trovando una scala a chiocciola ancora piuttosto stabile, ma ad un certo punto si sono dovuti fermare.
Proprio in questi momenti la prefetta Maria Rita Cocciufa si sta confrontando con il sindaco di Reggio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco e i vertici dell’Ausl, di Arpae e di Iren per capire le modalità di prosecuzione dell’intervento e il messaggio da dare alla cittadinanza. I residenti sono molto allarmati per la situazione e durante la notte hanno tempestato di chiamate il 115. E’ probabile che il ministro Matteo Piantedosi, responsabile del dicastero dell’Interno da cui dipendono proprio i vigili del fuoco, faccia tappa in via Due Canali durante la sua visita reggiana del pomeriggio.
Reggio Emilia incendio indagini fiamme Inalca QuantaIncendio all’Inalca, altra notte di lavoro per i vigili del fuoco. FOTO & VIDEO