CASDELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Arpae ha reso noti gli esiti delle analisi relative alla qualità dell’aria in relazione all’incendio che si è sviluppato venerdì scorso nell’impianto di selezione e stoccaggio di rifiuti speciali dell’azienda I.Blu di via Dante a Cadelbosco.
I primi dati, riferiti ai campioni prelevati nell’intervallo temporale a partire dalla mattina di quel 23 agosto e nei due giorni successivi, evidenziano un impatto limitato in tutte le postazioni indagate. Le indagini sono state svolte nei punti di monitoraggio individuati in base al contesto territoriale potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio che, iniziato intorno alle 5.30 circa del sabato, è stato dichiarato spento dai vigili del fuoco alle 20 di domenica 25 agosto.
Le prime misure istantanee sono state effettuate già nel corso dell’emergenza e hanno riguardato le aldeidi che si formano più frequentemente a seguito di combustioni incontrollate, formaldeide e acrilaldeide (acroleina) che sono tuttavia rimaste sotto al limite di rilevabilità dello strumento. Per il posizionamento dei punti di campionamento sono state consultate le previsioni meteo nell’area (direzione e intensità venti) per le successive 24-48 ore.
Nelle immediate circostanze dell’evento (via Ferri, cortile I.Blu, via Tasso, via Picasso) sono state prelevate aliquote di aria ambiente mediante campionatore a sacche. I campioni di aria così prelevati sono stati inviati al laboratorio di Arpae per la ricerca quali-quantitativa dei composti organici volatili (Cov). Per seguire l’evoluzione dell’evento fino alla sua completa risoluzione, sono stati individuati diversi punti in cui effettuare monitoraggi di più lunga durata: i risultati hanno mostrato livelli di inquinanti contenuti se raffrontati con i livelli di riferimento nazionali-internazionali, senza variazioni significative nei diversi punti rispetto al punto di confronto.
Inoltre, in accordo col Comune è stato individuato un punto presso il magazzino comunale in cui è stata effettuata la rilevazione dei microinquinanti organici (diossine, Ipa e Pcb) con campionatore ad alto volume. Gli esiti mostrano livelli di diossine variabili tra 2 e 14 fg/m3 (femtogrammi per metro cubo espressi come fattore di tossicità equivalente, in cui 1 ft= 0,000000000000001 g), valori sensibilmente inferiori ai riferimenti internazionali (per l’Oms sono 300 fg/m3). Anche il benzo pirene, l’unico microinquinante regolamentato come qualità dell’aria (dato medio annuale 1 ng/Nm3) è risultato, anche nelle ore più critiche, inferiore al limite di legge.