CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – C’è la mano dell’uomo dietro all’incendio che la sera del 2 febbraio scorso ha bruciato quasi un ettaro di vegetazione, arbusti e alberi di cerro ai piedi della Pietra di Bismantova, sul sentiero che porta in cima. Le fiamme si erano sviluppate intorno alle 20. A quell’ora c’era già buio e le immagini della Pietra che bruciava riprese dalle telecamere di Reggio Emilia meteo e del Parco Appennino sono rimaste scolpite e hanno lasciato senza parole. Sono state proprio quelle immagini ad aiutare i carabinieri forestali a identificare il presunto responsabile, un 34enne residente nel reggiano, che è stato denunciato per l’ipotesi di reato di incendio boschivo colposo. I militari subito dopo l’incendio, domato dai vigili del fuoco alle 3 del mattino, avevano eseguito un sopralluogo. Grazie alle telecamere nella zona sono riusciti a individuare il punto in cui rogo sarebbe partito: poco lontano hanno trovato un cellulare parzialmente bruciato ma acceso e funzionante.

(foto di archivio)
Le indagini si sono concentrate dunque sul proprietario del telefono e a suo carico sono emersi elementi di responsabilità tali da far scattare la denuncia. Secondo i carabinieri forestali alla base del rogo ci sarebbe una condotta colposa conseguente a una negligenza: l’abbandono di sigarette o altri oggetti che hanno preriscaldato e successivamente infiammato la lettiera e il sottobosco. Dopo la denuncia ora gli ulteriori approfondimenti investigativi consentiranno al Giudice di verificare l’effettiva responsabilità del 34enne indagato.
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