REGGIO EMILIA – Dopo una militanza nella criminalità organizzata iniziata a soli 13 anni, si era trasferito a Reggio Emilia dove, nel novembre del 2020, era stato protagonista di una violenta aggressione avvenuta in pieno giorno il 1 novembre in un negozio di via Fratelli Cervi. Luigi Giuliano in quella occasione aveva colpito un uomo con otto fendenti, sferrati con un coltello di piccole dimensioni davanti a diversi clienti. La lite era nata per motivi di gelosia: la vittima era il compagno di una donna che in passato era stata legata sentimentalmente a Giuliano. Per quell’episodio era stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per lesioni aggravate.
Ora però è stato portato in carcere dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia corso Cairoli, che hanno dato esecuzione a un ordine legato a un omicidio. L’uomo è nipote dell’omonimo Luigi Giuliano detto “o’Re di Forcella”, capo del clan camorristico della famiglia. L’omicidio per il quale è stato arrestato si era consumato a Napoli il 9 luglio del 1998 per il quale il 52enne nel novembre del 2021 era stato riconosciuto colpevole dalla Corte di Assise di Napoli e condannato a 16 anni di reclusione e 3 anni di libertà vigilata. La sentenza confermata dalla Corte di Assise e Appello di Napoli è divenuta esecutiva il 7 gennaio 2025 dopo che la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso alla condanna.
I militari ricevuto il provvedimento restrittivo vi hanno dato esecuzione recandosi presso l’abitazione del 52enne a Reggio Emilia dove è stato rintracciato e condotto in caserma. Negli uffici della stazione di Corso Cairoli l’uomo è stato dichiarato in arresto e quindi al termine delle formalità di rito condotto in carcere.