REGGIO EMILIA – Dall’idea all’impresa capace di affrontare il mercato, attraverso un percorso di consulenza, di assistenza e di confronto. E’ quello che avviene all’interno del Tech Up Accelerator, il nuovo spazio della Fondazione REI Reggio Emilia Innovazione che rientra nel grande progetto di riqualificazione che è il Reggiane Parco Innovazione.
“In questi anni ci siamo concentrati per creare i contenitori, gli spazi che sono importantissimi per creare innovazione e ricerca, con l’incubatore completiamo uno di quegli elementi che compongono il parco scientifico – tecnologico – dice Luca Torri, amministratore di Stu Reggiane – Abbiamo le imprese, l’università, i centri di ricerca e ora lo spazio per coloro che vogliono cominciare il loro percorso di impresa con un percorso di assistenza che li porta poi anche ad agire sul mercato. E’ uno degli spazi più importanti che abbiamo nel parco”.
“In questo luogo, giovani che hanno delle idee, aziende che hanno a loro volta delle idee possono passare di qua e apprendere metodologie da mettere sul campo – aggiunge Fausto Mazzali, presidente della Fondazione REI – E’ un luogo di contaminazione, qui si impara a fare impresa con l’obiettivo di creare soluzioni per le aziende del territorio che arrivano da idee nuove”.
La ristrutturazione dell’edificio è costata un milione di euro, la metà è arrivato dalla Regione che ha avviato il progetto Haip, a servizio delle start up e delle giovani imprese di tutta l’Emilia Romagna. Dodici finora le attività coinvolte. L’incubatore non è che l’ultimo tassello del Parco Innovazione. E’ cominciato il cantiere che porterà alla ristrutturazione dell’edificio delle ex Reggiane conosciuto come cattedrale. A fine anno prenderanno il via i lavori della Rambla, un grande giardino che parte dai binari della ferrovia e arriva fino a via Agosti.
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