REGGIO EMILIA – Il cadavere di una ragazza dalla corporatura esile proprio come quello di Saman, rimasto per un anno e mezzo sepolto nella terra a una profondità di oltre 2 metri, in quali condizioni può presentarsi una volta riesumato? Lo abbiamo chiesto ad una nota specialista, la professoressa Rossana Cecchi, direttrice dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Parma.
“Se il corpo rimane molto a contatto con i liquidi putrefattivi allora la putrefazione ha il suo corso e può arrivare fino alla scheletrizzazione – risponde – Nel caso in cui i liquidi possano defluire, si può arrivare a una sorta di mummificazione”.
Ma c’è un aspetto fondamentale in fase di analisi, sottolinea la docente: “E’ fondamentale che il medico legale sia presente quando il corpo viene riesumato perché il medico deve poter vedere in che ambiente il corpo si trovava e raccogliere informazioni importanti su terra e fogliame, per capire se il corpo è stato spostato dopo la morte o se la morte è avvenuta lì”.
Nell’equipe della prof. Cecchi opera Laura Donato, antropologa forense che si occupa dell’analisi dei resti: “L’analisi delle ossa, la loro maturità può indicare l’età della persona, altri elementi utili arrivano dall’analisi dei denti e del cranio”.
Chiediamo infine come sia possibile che i cani molecolari utilizzati nelle ricerche a Novellara non abbiamo ravvisato tracce del corpo rinvenuto nel casolare di via Reatino? “Per mia esperienza – dice Donato – può capitare che a loro sfuggano degli elementi umani”.
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