REGGIO EMILIA – La partenza dei lavori per l’impianto di trattamento di rifiuti che Iren progetta di realizzare a Gavassa è bloccata da un ricorso al Tar presentato dai comitati contrari all’opera. Comitati che si sono incontrati nei giorni scorsi.
Per il prossimo 15 luglio è fissata l’udienza del Tribunale Amministrativo Regionale, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dai comitati Ambiente e Salute. Le tappe della loro battaglia contro il progetto sono state ripercorse in una diretta via Facebook. “I comitati – le parole di Alessandro Filippini, agricoltore e tra i primi promotori delle proteste – hanno sempre dato una svolta all’approccio culturale della gestione dei rifiuti, nella consapevolezza che il modo più ecologico di trattarli e il non produrli”.
Sono una decina le contestazioni sotto esame del Tar. Presunti difetti contenuti nel procedimento che ha portato all’approvazione dell’opera da parte della Regione. I principali aspetti anti ecologici dello stabilimento progettato da Iren, secondo gli ambientalisti, consistono nel consumo di suolo, nelle emissioni da traffico generate dai camion in uscita e in ingresso e nella scarsa qualità del prodotto finale dello smaltimento. “Con tutte le conseguenze del caso, in primis lo sviluppo di una popolazione batterica negativa per la produzione di Parmigiano Reggiano e piccole emissioni di metano”, ha spiegato Sergio Simonazzi, componente del comitato.
Per sostenere le spese giudiziarie il comitato No Biometano ha avviato una raccolta fondi che finora ha raggiunto i 22mila euro. In programma ci sono altri appuntamenti, sia online che dal vivo. “Se vinciamo – ha detto il portavoce Emiliano Codeluppi – dovrete tutti darci una mano a voltare pagina per ricostruire l’architettura di fondo su cui si dovranno basare le politiche ambientali di Reggio Emilia da qui in avanti”.
Reggio Emilia Tar impianto biogas Gavassa comitati no biogas comitato no biogas