REGGIO EMILIA – Si è concluso un fine settimana da tutto esaurito in montagna: presi d’assalto i sentieri per effettuare ciaspolate ed escursioni, pieno anche nei rifugi del nostro appennino. Questa mattina arvrebbero dovuto riaprire gli impianti sciistici , ma nella serata di ieri è arrivato lo stop del Governo.
Gli operatori del settore sciistico sono sul piede di guerra dopo lo stop arrivato, inaspettamente. Tutto è rimandato al 5 marzo per gli impianti in zona gialla, visto l’allarme lanciato dal Comitato tecnico Scientifico sul rischio di nuovi contagi. Una doccia gelata per il nostro Appennino e per la stazione del Cerreto dove era tutto pronto per accogliere i tanti appassionati che si erano prenotati per trascorrere una giornata sugli sci.
A parlare a Tg Reggio è Enrico Ferretti direttore della Scuola Sci Cerreto Laghi che esprime lo sconcerto e il tutto il malumore del mondo sciistico reggiano. “Situazione drammatica – dice – eravamo pronti e avevamo fatto investimenti anche sul personale, si vede che il virus è pericoloso solo in montagna”.
“Non posso non esprimere stupore e sconcerto, anche a nome delle altre Regioni, per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a poche ore dalla annunciata e condivisa ripartenza per domani”, ha commentato il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. “Le regole si rispettano – ha aggiunto Bonaccini – ma ora servono subito aiuti economici concreti e immediati”.
Se lo sci resta bloccato, paradossalmente la nostra montagna ha registrato un fine settimana da tutto esaurito. Sentieri e percorsi escursionistici per ciaspolate affollati come raramente in passato. Molti anche coloro che sono saliti nelle località del crinale alla ricerca di spazi dove effettuare scialpinismo o semplicemnte discese in slittino o bob. Note positive per bar, ristoranti e rifugi che hanno fatto il pieno.
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