REGGIO EMILIA – Una cliente di Unicredit, titolare di un importante dossier titoli e proprietaria di immobili di valore; il funzionario di banca gestore del suo patrimonio; un professionista, consulente territoriale di Unicredit per la valutazione degli immobili. Sono i tre protagonisti principali di una vicenda su cui si è pronunciata nelle settimane scorse la Seconda sezione civile del Tribunale, a cui la cliente di Unicredit si era rivolta. La storia: nel 2016 il funzionario di banca che gestisce il patrimonio della donna prospetta alla cliente la possibilità di vendere taluni immobili di sua proprietà con l’intermediazione di Unicredit. Per la stima del valore degli immobili alla donna viene indicato dalla banca il nome del geometra Guido Ziribotti di Scandiano. Il consulente immobiliare redige una perizia: i terreni valgono 215mila euro, con i fabbricati 450mila, non di più.
A fine 2017 la donna vende, Unicredit Subito Casa incassa 13.500 euro di provvigione e Ziribotti 450 per la stima. Poi cominciano le sorprese: nel marzo 2019 la venditrice riceve un avviso di liquidazione dall’Agenzia delle Entrate per l’imposta di registro. C’è scritto che i terreni venduti valgono 1 milione e 80mila euro. Ma c’è di più. Subito dopo l’acquisto, il compratore ha frazionato i terreni e ne ha rivenduto una parte, però a prezzi più che doppi rispetto a quelli incassati dalla cliente di Unicredit.
Questi eventi hanno innescato una controversa civile, perché l’ex proprietaria degli immobili – rappresentata dagli avvocati Enrico Bertoldi e Giuseppe Benassi – ha citato in giudizio sia Unicredit che il geometra Ziribotti. Contro il professionista c’è anche un procedimento penale con l’ipotesi di reato di falsa perizia. Sul divario macroscopico tra il prezzo reale di mercato e la stima del consulente indicato da Unicredit Subito Casa non ci sono dubbi. Un sentenza della Commissione Tributaria ha indicato il valore dei terreni compravenduti in 946mila euro. Una perizia affidata dalla Procura al geometra Matteo Gaddi è arrivata alle stesse conclusioni dell’Agenzia delle Entrate: un milione di euro e più. Secondo il giudice Gianluigi Morlini, la stima predisposta da Ziribotti era “quantomeno erronea”. Il danno subito dall’ex proprietaria viene quantificato in 713mila euro: Unicredit Subito Casa e il consulente immobiliare sono stati condannati a rifonderne in solido 475mila.