REGGIO EMILIA – Nelle prime ore della mattinata odierna la polizia, con personale della Digos e della polizia postale di Bologna e Reggio Emilia, ha eseguito quattro perquisizioni personali e domiciliari, denunciando cinque persone ritenute responsabili di danneggiamento aggravato a beni immobili. Il tutto rientra all’interno di una complessa attività investigativa che durava da circa un anno coordinata dalla procura per i vari raid di no vax avvenuti tra città e provincia.
Gli indagati, tutti incensurati, sono tre donne e due uomini, quattro di Reggio Emilia e uno della provincia di Como, di età compresa tra i 45 e i 56 anni. Dalle indagini è emerso che i cinque, prima di ogni raid, effettuavano sopralluoghi per verificare la presenza di sistemi di videosorveglianza. Poi, con mascherine e parrucche agivano di notte vandalizzando i luoghi presi di mira con bombolette spray a vernice rossa.
Una delle svolte è giunta la notte del 19 ottobre scorso quando tre degli indagati, un uomo e due donne, erano stati colti in flagranza in viale Timavo e nel parcheggio Zucchi mentre imbrattavano con una bomboletta le vetrate delle pensiline del trasporto pubblico. Le perquisizioni hanno permesso di acquisire elementi investigativi che completano il quadro indiziario: in particolare, sono stati sequestrati radio trasmittenti, parrucche, indumenti – alcuni dei quali macchiati di vernice rossa e altri con il simbolo “ViVi” – bombolette spray e secchi di vernice rossa, adesivi e altro materiale riportante la simbologia del sodalizio, cellulari e computer che ora verranno analizzati. Sono stati sequestrati anche altri due adesivi, uno che ritrae il presidente della Regione, Bonaccini, con una svastica sulla fronte, e uno raffigurante l’ex presidente del Consiglio, Draghi, vestito da ufficiale delle SS.
I colpi
A loro sono stati attribuiti 12 episodi dei 31 commessi tra città e provincia. In particolare: il 14 marzo 2022 danneggiamento sede Cgil di via Roma; lo stesso giorno danneggiamento sede Cisl di via Turri; il 16 maggio danneggiamento sede Cgil di via Bismantova; stesso giorno danneggiamento del plesso scolastico “Italo Calvino” di via della Canalina; 18 luglio danneggiamento sede dell’Ordine degli infermieri di via Montefiorino; stesso giorno danneggiamento sede dell’Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri di via Dalmazia e affissione di manifesti presso un ambulatorio dei medici di base di viale Olimpia; 5 settembre danneggiamento della sede dell’Ispettorato del Lavoro di via Borsellino e della sede dell’Agenzia delle Entrate, sempre in via Borsellino; il 5 ottobre danneggiamento sede Cgil di Scandiano; il 16 ottobre danneggiamento sede Spi Cgil di via Emilia Ospizio; il 18 ottobre danneggiamento di due pensiline delle fermate degli autobus in viale Timavo e al parcheggio Zucchi. In quest’ultima occasione, come scritto, tre di loro sono stati colti in flagranza di reato.
Sempre nell’ambito delle indagini sul movimento no vax , il 13 gennaio 2022 la Digos aveva denunciato altri due giovani reggiani per danneggiamento aggravato. In quell’occasione, avevano imbrattato i muri dell’università con la stessa vernice rossa e sempre a firma del medesimo gruppo no vax.
Guarda la fotogallery dei luoghi colpiti dai no vax
Il commento del sindaco Luca VecchiComplimenti al Questore di Reggio Emilia alla Polizia di Stato alla magistratura per aver portato a compimento l’operazione nei confronti di diversi esponenti no vax. L’odio , la violenza , lo stile aggressivo che ha frequentemente caratterizzato talune manifestazioni e da cui sono scaturiti i fatti alla base delle indagini ci inducono a riflettere seriamente su una deriva che giustamente e necessariamente doveva essere ricondotta a verità e chiarezza con gli strumenti della legge e dello stato di diritto. Gli anni alle spalle sono stato troppo drammatici per avere alcun tipo di tolleranza verso fenomeni di questo genere. Dovrebbero piuttosto riflettere quelle forze politiche che hanno sempre strumentalizzato e mai preso le distanze da questi fatti. Oggi è una giornata importante che testimonia ulteriormente del grande lavoro di tutte le istituzioni sul nostro territorio.
Il commento del questore Giuseppe Ferrari
L’obiettivo conseguito nella giornata odierna, grazie alla preziosa sinergia operativa tra gli uomini e le donne della D.I.G.O.S. della Questura di Reggio Emilia e del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna – Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Reggio Emilia , sotto il costante coordinamento della locale Procura diretta magistralmente dal Procuratore Paci, ha permesso di conseguire un importante successo investigativo volto ad assicurare, ancora una volta, il senso di sicurezza percepita tra i cittadini.
Il mio plauso, ovviamente, va precipuamente al personale della D.I.G.O.S. della Questura di Reggio Emilia che ha saputo individuare, attraverso un’attenta e scrupolosa attività di indagine, i presunti responsabili degli imbrattamenti che, nei mesi scorsi, hanno danneggiato, con i segni inconfondibili, dei sostenitori del movimento “no Vax ” anche sedi istituzionali, alimentando la preoccupazione tra la cittadinanza.
L’acume investigativo non disgiunto da tenacia, sacrificio ed applicazione costante, hanno consentito di attribuire agli indagati, sconosciuti alle Forze di Polizia e quindi difficilmente identificabili, la responsabilità di ben 12 atti vandalici perpetrati ai danni di beni immobili e strutture istituzionali patrimonio della collettività.
Il bagaglio di informazioni acquisite dalla Polizia di Stato ha consentito e consentirà alla Polizia di Stato reggiana, lo affermo con fierezza, di poter fronteggiare, sempre tutte le situazioni anche le più delicate.
Servizio Tg Reggio di Cristiana Boni
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