REGGIO EMILIA – E’ una vasta area di forma trapezoidale, incastrata fra la linea ferroviaria veloce Milano-Bologna a sud, via Gramsci a ovest e i parcheggi della stazione Mediopadana a est. Un’area potenzialmente strategica, al centro di uno dei 9 ricorsi presentati contro il nuovo Piano urbanistico generale.
Il ricorso porta la firma di WeArena. Si tratta di una società che fece parlare di sè alcuni anni fa, promuovendo la realizzazione, in questa stessa area, di un palaeventi da oltre 10mila posti. Un impianto del costo di 50 milioni di euro che avrebbe dovuto ospitare concerti e manifestazioni sportive.
WeArena chiese al Comune di Reggio una dichiarazione di pubblica utilità del palaeventi. In subordine, la società ipotizzò la costruzione di un parcheggio a pagamento da 1.200 posti a servizio della Mediopadana.
Il Piano urbanistico generale individua l’area come territorio agricolo. Il ricorso, facendo leva sul fatto che in passato l’area era urbanizzabile, chiede invece il ripristino di parte della potenzialità edificatoria. Amministratore unico di WeArena è Corrado Zanni, mentre l’identità dei soci è schermata dalla Fiduciaria Emiliana.
Le aspettative dei promotori del ricorso dovranno però fare i conti con almeno due ostacoli. Il primo è che attorno alla Mediopadana c’è un vincolo di inedificabilità.
Il secondo ostacolo sta nel fatto che la nuova Legge urbanistica regionale prevede che le aree ex urbanizzabili non attuate tornino a destinazione agricola. C’è da aggiungere che la dotazione di parcheggi a servizio degli utenti della stazione ha ormai raggiunto i 2.500 posti auto.
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