REGGIO EMILIA – Anche Reggio celebra il centenario della nascita di Enrico Berlinguer, che ricorre oggi, con una due giorni di iniziative, tra incontri e momenti musicali. Questa mattina a Buongiorno Reggio la riflessione sulla sua figura di Lorenzo Capitani, curatore del volume “Enrico Berlinguer. Il sogno di un’altra Italia”.
***
“Che cosa è interessante di Berlinguer? Il tentativo di aggiornare progressivamente, lentamente, la tradizione del pensiero politico, della strategia, dei programmi, soprattutto coniugare sempre di più i principi della democrazia con i valori della cultura socialista, prendendo sempre di più le distanze dal modello sovietico, arrivando ad una rottura con l’unione sovietica”.
Un uomo profondamente democratico, che cercava di capire un mondo che stava cambiando: così Lorenzo Capitani descrive Enrico Berlinguer nel libro, uscito nel 2010 e di cui ha parlato Buongiorno Reggio nel giorno del centenario della nascita dello storico segretario del Partito Comunista, morto a Padova nel 1984. Un anno prima, il comizio di chiusura della festa dell’unità nazionale al Campovolo davanti a un milione di persone. Una giornata impressa nella memoria dei reggiani. “A Reggio conosce molti militanti e dirigenti che porterà con lui a fondare la Figc, a Reggio starà tante volte”.
Il libro è stato ristampato grazie alla Fondazione Reggio Tricolore, che per il centenario della nascita ha organizzato una due giorni di iniziative. Domani, dalle 18, al centro sociale Orologio in via Massenet, l’ex segretario nazionale della Fgci Gianni Cuperlo sarà intervistato dal direttore di Tg Reggio Gabriele Franzini, su “Inattualità e attualità” di Berlinguer. “Lui ha individuato prima di altri la difficoltà della politica con il mondo che stava cambiando, nella tradizione del partito comunista italiano inserisce prima di altri i temi dell’ecologia, la rivoluzione femminile femminista, intuisce una serie di problemi”.
Reggio Emilia Buongiorno Reggio centenario nascita Enrico Berlinguer









