CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – Sabato scorso Loris Forghieri era in sella alla sua bici a Reggiolo quando è stato urtato da un altro mezzo lungo viale Bandini, con il conducente che se n’è andato anziché prestare soccorso.
Dopo un giorno in ospedale a Parma, il 48enne è deceduto in conseguenza delle lesioni riportate nella caduta. Da subito le indagini della polizia stradale del distaccamento di Guastalla hanno avuto quale fine primario quello di dare un nome e un volto alla persona fuggita. Nome e volto che ora ci sono dal momento che gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, hanno identificato chi era al volante sabato scorso. Ciò che invece non è ancora dato sapere è se questa identificazione sia stata possibile grazie alle indagini oppure se la persona – attorno alla cui identità c’è il più stretto riserbo – si sia spontaneamente presentata alle forze dell’ordine. Le ipotesi di accusa sono senz’altro fuga e omissione di soccorso, cui si aggiungerà quasi certamente quella di omicidio stradale.
La procura, intanto, deve ancora concedere il nulla osta alla famiglia per i funerali. Famiglia che ha già invece concesso l’autorizzazione all’espianto degli organi. Forghieri era molto conosciuto a Campagnola, dove abitava con i genitori. Addetto della Seat Industries, grande appassionato di basket e di ciclismo, era benvoluto da tutti.