CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – A Castelnovo Monti, l’apertura dell’albergo accanto al centro Coni potrebbe dare un’ulteriore spinta al turismo sportivo, per il quale il capoluogo del nostro appennino è sempre di più un punto di riferimento. Delegazioni di federazioni e società arrivano da tutta Italia per i loro raduni, dall’atletica alla pallavolo, al triathlon. Castelnovo Monti è poi diventata la base dello sport per sordi e si candida ad essere sede di manifestazioni internazionali, soprattutto quando entrerà in funzione il nuovo palasport, realizzato con accorgimenti ad hoc per gli atleti con questo tipo di disabilità. Si prevede di terminare i lavori il prossimo anno.
Nel 2024, sono state 7 mila le presenze legate al turismo sportivo. “Un dato che potrebbe raddoppiare se solo ci fosse una maggiore disponibilità di posti letto negli alberghi” ci aveva detto il sindaco Emanuele Ferrari. Quest’anno sono stati rifiutati 12 gruppi. Ecco perché la struttura nell’area Coni è ritenuta strategica.
Un intervento nato insieme all’Onda della Pietra, il centro comunale con piscina e area benessere inaugurato nel 2009. L’hotel, con 70 posti letto, avrebbe dovuto aprire l’anno successivo. Ma i lavori sono fermi da 15 anni. Attualmente è attiva solo la cucina, utilizzata dalla Cir per la preparazione dei pasti scolastici. La proprietà del cantiere è della Borgonovi Srl: “Un intervento per noi non più sostenibile ma siamo disponibili a cedere la struttura rinunciando ai costi dei lavori effettuati finora pur di non fermare un progetto che è importante per tutta la montagna” ci dicono dalla storica azienda edile di Cavola di Toano, che è impegnata anche nella gestione dell’Onda della Pietra.
L’amministrazione comunale auspica che si possa creare un’alleanza tra pubblico e privato e che si possa costruire una cordata di imprenditori del posto con l’obiettivo di terminare i lavori e poi gestire la struttura. In questi anni le richieste sono aumentate e il numero delle camere dovrebbe salire almeno a 90, con la creazione di spazi adeguati alle persone con disabilità anche gravi. L’importo stimato è di almeno un milione e mezzo di euro.
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