CORREGGIO (Reggio Emilia) – Sei mesi di squalifica per il portiere della Amatori Modena, il modenese Luca Moncalieri di 21 anni. A questo si sommano i 600 euro di ammenda per la società. E’ il provvedimento preso dal giudice sportivo dopo la gara per la quinta giornata di Coppa Italia di hockey su pista di serie A2, disputata al Pala “Dorando Pietri” di Correggio domenica scorsa e che ha visto affrontarsi la Bdl Mini Motor Correggio e la Amatori Modena, appunto.
Per capire cosa è successo bisogna tornare alle immagini della partita. A circa 38″ dal fischio finale, in un momento concitato, il giocatore di Correggio Lorenzo Biancucci, toscano di 19 anni, finisce addosso al portiere modenese e, mentre cerca di rialzarsi, viene colpito al capo e crolla a terra. Subito soccorso, si nota che la ferita alla testa sanguina. Il numero 77 rimane a terra, poi viene preso in consegna dai sanitari: per lui, due punti di sutura al pronto soccorso del Santa Maria Nuova.
A distanza di pochi giorni arriva la decisione ufficiale: squalifica di 6 mesi per Moncalieri “perché durante una fase di gioco colpiva con violenza con la propria stecca Biancucci, che cadeva a terra riportando una ferita alla tempia. Tale circostanza necessitava l’intervento dello staff medico e il sopraggiungere di un’ambulanza che trasportava il giocatore per accertamenti”. Moncalieri, cresciuto sportivamente proprio nel Correggio Hockey, aveva cercato di spiegare: “Non è stato intenzionale. Anche l’arbitro mi ha detto che non aveva visto volontarietà. Purtroppo è andata così, l’importante è che il ragazzo stia bene”.
Biancucci è già tornato ad allenarsi in previsione della prossima partita di sabato 29 ottobre a Novara. Dagli ambienti dell’hockey trapela un certo stupore, comunque, per una decisione giusta ma particolarmente dura del giudice sportivo, che si è rifatto a un articolo del regolamento che contempla l’aggressione. La società modenese ha fatto sapere che farà ricorso “nel rispetto dei regolamenti vigenti si ricorrerà alla giustizia sportiva per la tutela del nostro atleta tesserato, sostenendo l’involontarietà del gesto”. La società si dice certa di un “positivo riscontro”.
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