REGGIOE MILIA – Il progetto artistico “Herbarium. I fiori sono rimasti rosa” ha visto come protagonisti l’artista Alessandra Calò e sei persone con fragilità. L’esposizione a Palazzo dei Musei di Reggio inaugurata il 29 aprile nell’ambito del festival di Fotografia Europea (29 aprile – 12 giugno 2022), diventa un libro d’artista curato e prodotto da Studiofaganel – casa editrice e galleria di Gorizia – e verrà presentato in occasione del finissage della mostra, a Palazzo dei Musei il 12 giugno ore 17.00 alla presenza dell’artista e del prof. Massimo Mussini, storico della fotografia, curatore di mostre e autore del testo critico pubblicato sul catalogo di Fotografia Europea (Silvana Editoriale).
Il progetto artistico costituisce la terza tappa di “Incontri! Arte e persone”, l’iniziativa di Reggio Emilia Città senza Barriere, promossa dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Farmacie Comunali Riunite e Consorzio Oscar Romero in Polveriera, dedicata all’incontro tra fragilità e creatività. I protagonisti, l’artista Alessandra Calò e sei persone con fragilità – Valentina Bertolini, Paolo Borghi, Valentina De Luca, Cinzia Immovilli, Flavia Vezzani e Caterina Perezzani – sono stati guidati in un percorso laboratoriale che li ha portati a dialogare con le collezioni museali e riflettere su alcuni aspetti dell’arte contemporanea.
Dal percorso laboratoriale, durato 4 mesi, sono nate una serie di opere che l’artista ha voluto racchiudere in una tiratura limitata di 150 pezzi e 16 extra edition.
Nel libro è riconoscibile uno dei tratti distintivi del lavoro di Calò, la sovrapposizione di diversi livelli che creano un’immagine unitaria, armonica, simbolica: le mani delle persone con cui si è svolto il laboratorio, i vegetali raccolti nella fase di esplorazione urbana (non piante nobili ma quelle comunemente definite “erbacce”), e delle frasi tratte dall’erbario originale di Antonio Cremona Casoli (1883-845) conservato presso i Musei civici di Reggio Emilia. Con quest’ultima operazione Calò è riuscita a reinterpretare, scoprire e valorizzare una parte dell’archivio museale, mettendo in relazione il contemporaneo con il passato.











