REGGIO EMILIA – “I numeri che lei ha detto – 11,4 milioni il risultato della gestione finanziaria e 6,3 milioni di avanzo d’esercizio – sono quasi il doppio dell’anno precedente, aiutati da un andamento di mercato favorevole, soprattutto per i titoli delle banche”. Così il presidente della Fondazione Manodori Leonello Guidetti.
Il titolo Unicredit, che nel 2021 era precipitato a 8 euro, a fine 2024 era balzato a 38 e adesso viaggia sopra i 50 euro. La vendita di una parte del pacchetto azionario della banca ha permesso alla Fondazione Manodori di realizzare 7 milioni di plusvalenze e di aumentare di un milione di euro le erogazioni a favore del territorio. Ora l’ente di via Carducci si trova di fronte a un dilemma: vendere ancora, approfittando di quotazioni alle stelle, o tenere i titoli ancora in portafoglio, che due settimane fa hanno portato nelle casse della Fondazione 2,6 milioni di dividendi?
“Riteniamo che in questo momento il titolo abbia ancora una valenza molto grande. D’altra parte riteniamo anche che liberarci di una parte di queste azioni permetta di soddisfare le esigenze di diversificazione e portare a casa delle plusvalenze importanti”.
I mercati finanziari vivono una fase di forti turbolenze, soprattutto a causa della guerra commerciale scatenata dagli Stati Uniti. La Manodori ha reagito triplicando l’indice di liquidità, ma il presidente Leonello Guidetti non nutre particolari preoccupazioni per gli investimenti della Fondazione, “sempre ricordando che la nostra ottica è di medio-lungo periodo, non di breve termine”.
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