CANOSSA (Reggio Emilia) – Un “nuovo” perdono di Canossa, ma questa volta alla Casa del Tibet di Votigno e con due attori diversi: al posto del papa Gregorio VII e dell’Imperatore di Germania, Enrico IV, Putin e Zelensky per risolvere la guerra in corso attraverso la nonviolenza. E’ questa la proposta che il presidente e fondatore della Casa del Tibet, Stefano Dallari, ha pensato di lanciare tramite una raccolta firme per invitare i rappresentanti di Russia e Ucraina a dialogare nel ricordo dell’antefatto storico del 28 gennaio 1077 al castello della Contessa Matilde.
Un impegno coerente con l’invito del Premio Nobel per la Pace, il XIV° Dalai Lama, quando nell’ottobre del 1999 visitò il borgo medioevale di Votigno di Canossa incoraggiando il lavoro per la soluzione nonviolenta dei conflitti.
“Chiediamo il coraggio e il buon senso da entrambe le parti. – spiega il presidente in una nota pubblicata su Facebook – La guerra la fanno gli uomini e sono gli uomini a farla cessare. Siamo in tanti a crederci. Per questo, nella ricorrenza dell’incontro matildico, il 28 gennaio 2023, lanciamo una raccolta di firme digitali a livello internazionale da inviare alle due parti”. Per firmare è attiva una petizione on line.