REGGIO EMILIA – L’Europa si è mossa subito e ha predisposto un piano per la gestione della prevedibile ondata di ucraini che scappano dai bombardamenti russi, si parla di milioni di persone che saranno redistribuite tra i stati membri dell’Unione. Un meccanismo in base al quale all’Italia potrebbe spettare il 13% dei profughi.
Il Governo ha già fatto sapere che farà la sua parte. Anche le realtà locali si stanno dunque organizzando per gestire l’accoglienza. Al momento non ci sono disposizioni precise, intanto a Reggio Emilia la prefettura ha convocato un primo incontro con gli enti che potranno essere coinvolti.
L’esodo è già cominciato e anche in Emilia Romagna ci sono stati i primi arrivi: l’agenzia Ansa parla di un pullman con una quarantina di profughi che ha raggiunto Piacenza. A Modena ci sono stati uomini e donne che hanno affrontato il viaggio di due giorni con i loro bambini per scappare dalle bombe.
Anche a Reggio Emilia in tanti, tra gli ucraini che vivono e lavorano qui, stanno tentando di fare arrivare i loro familiari attraverso gli autobus che ancora riescono a circolare. E’ già scattata la ricerca di locali in cui poterli alloggiare. Sarà necessario procedere con un monitoraggio del territorio per capire dove eventualmente sistemare le persone.
La Caritas ha già interpellato i parroci e avviato una ricerca tra tutte le parrocchie della provincia, per capire quali spazi possono essere utilizzati.
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