REGGIO EMILIA – Il settore ceramico e quello dell’autotrasporto risultano tra i più colpiti dagli effetti della guerra in Ucraina e dei rincari energetici. Abbiamo fatto il punto ieri sera negli studi della nostra trasmissione “Il graffio” con due rappresentanti di questi importanti comparti.
***
Di momenti difficile nella sua carriera ne ha attraversati diversi. Questo è sicuramente uno dei più drammatici, anche se lui si dice ottimista. “Ce la faremo”, garantisce, con orgoglio. Franco Manfredini, classe 1940, originario di Scandiano, è un imprenditore simbolo del settore ceramico. Ha fondato la Casalgrande Padana, è attualmente vicepresidente di Confindustria Ceramica dopo esserne stato a lungo presidente. Nello studio de Il Graffio ha raccontato il perché la guerra in Ucraina stia rappresentando un duro colpo per il rifornimento di argilla per le industrie ceramiche. “Dall’Ucraina arriva una parte consistente delle nostre forniture, si tratta di materia di ottima qualità e ora lì è tutto bloccato”.
Guerra a cui si sommano gli effetti dei rincari energetici, con tanto rammarico per scelte politico-infrastrutturali sbagliate, ha detto Manfredini: “Ricordo che quando ero presidente di Confindustria Ceramica sul tavolo c’era la realizzazione di dieci rigassificatori, ne è stato realizzato uno e mezzo”.
Guerra e sanzioni: le conseguenze sull’export per le aziende reggiane. VIDEO
Altro settore pesantemente colpito dalla congiuntura economica è l’autotrasporto messo in ginocchio dal caro carburante. Ma quanto sono percorribili al momento le strade dell’alimentazione elettrica per i camion? A rispondere nei nostri studi il direttore generale di Transcoop Luca Genitoni: “Oggi un mezzo elettrico costa il doppio se non di più di un mezzo ad alimentazione tradizionale, la tenuta delle batterie è di circa 350 km, non ci sono ancora le condizioni per affidarsi a questi mezzi”.
Guarda la puntata integrale
Telereggio economia Russia guerra Ucraina Franco Manfredini ceramiche "Il graffio" Luca Genitoni













