REGGIO EMILIA – “Sono appena arrivata a Parigi dove vivono due dei miei quattro figli, ma mio marito è rimasto a Beirut. Siamo tutti angosciati per questa situazione”. A parlare al telefono è Anna Bondavalli, 55enne reggiana che risiede in Libano da circa 30 anni.
E’ una fotografa free lance e ha vissuto nella nostra città fino a quando aveva 25 anni, poi si è trasferita in Medio Oriente nel Paese del marito, imprenditore nel settore della moda. Bondavalli è scossa, preferisce non comparire in video né far sentire la propria voce: ci rilascia alcune dichiarazioni e si dice molto preoccupata per le sorti di quello che è ormai il proprio Paese preso di mira dagli attacchi israeliani che si sono intensificati nelle ultime ore.
La donna la prossima settimana dovrebbe raggiungere Reggio Emilia dove vive l’anziana madre per poi fare ritorno a Beirut, ma di certo per ora non c’è nulla: “Viviamo alla giornata, molto dipende da come evolverà la situazione. Non sappiamo che decisioni prenderemo”, ci confida. Nella capitale libanese la 55enne reggiana abita nel quartiere cristiano benestante di Achrafieh, non troppo distante da Dayhe, la roccaforte di Hezbollah, il movimento paramilitare filo iraniano e nemico giurato di Israele colpito da alcuni dei bombardamenti degli ultimi giorni. “Alla instabilità siamo abituati, la storia del Libano è così: è un Paese bellissimo, multiculturale, ma segnato da equilibri delicatissimi e da troppi conflitti. La vita però va avanti”, dice la fotografa tra inquietudine e speranza.
Reggio Emilia Anna Bondavalli guerra in medioriente Libano