REGGIO EMILIA – L’annuncio è arrivato ieri nel tardo pomeriggio per evitare ripercussioni sul titolo di Kering, il colosso mondiale del lusso proprietario di Gucci: un comunicato stampa che parla genericamente di un rafforzamento della dirigenza. Tradotto: esce di scena Marco Bizzarri, il 61enne manager rubierese per nove anni amministratore delegato e presidente della maison, punta di diamante del gruppo. E’ un fulmine a ciel sereno: dal 2014 ad oggi, il fatturato di Gucci è triplicato, arrivando a 10 miliardi e mezzo di euro.
Il destino di Bizzarri sembra dunque essere legato a quello del visionario designer che aveva voluto e che con la sua estetica aveva veicolato un messaggio di inclusività: Alessandro Michele, il creativo che aveva dato valore allo stile genderless e alla moda fluida. Quando Michele se ne era andato da Gucci, nel novembre scorso, i rumors avevano dato in partenza anche Bizzarri, la cui posizione era stata però blindata dal numero uno di Kering François-Henri Pinault. Ma la crescita aveva rallentato e questa potrebbe essere la motivazione dell’avvicendamento.
Marco Bizzarri è in Kering dal 2005: ha ricoperto vari incarichi nei brand del gruppo, da Stella Mc Carthy a Bottega Veneta. Nel dicembre scorso, aveva contribuito a smascherare una maxi frode da un milione di euro, messa in piedi da in piedi da persone che promettevano importanti investimenti immobiliari ma in realtà intascavano il denaro e sparivano. Socio della Rubierese Calcio, ha rilevato anche l’osteria del Viandante.
Il manager reggiano lascerà Gucci il 23 settembre. Il giorno prima sfilerà la prima collezione di Sabato Di Sarno, voluto da Bizzarri al posto di Michele: un altro designer dalla grande capacità narrativa. Ma la finanza evidentemente ha altre logiche.
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