REGGIO EMILIA – “Si tratta di macchinari molto sofisticati, purtroppo può accadere che subiscano un guasto, anche se cerchiamo di ridurre questa possibilità con manutenzioni periodiche”. Così Cinzia Iotti, direttore della Struttura complessa di radioterapia dell’Arcispedale.
Uno dei macchinari del reparto di radioterapia del Santa Maria Nuova di Reggio, un acceleratore lineare che tratta pazienti oncologici, ha subito due fermi il 24 febbraio e il 3 marzo scorsi. Circa una trentina in totale i pazienti che si sono visti posticipare le cure di alcuni giorni. L’Ausl ha infatti dovuto chiamare i tecnici, che vengono da Milano, per far ripartire il macchinario.
“Si tratta di un acceleratore lineare del 2014, è il più vecchio ma ancora efficiente, ruota e quindi può capitare che si fermi, abbiamo avuto anche dei fermi più prolungati, questa volta siamo riusciti a risolvere il problema in giornata. Chi doveva iniziare le cure le ha iniziate il giorno dopo, per gli altri sono state riprogrammate, ma questo non ha condizionato l’efficacia delle cure stesse”.
Sono tre gli acceleratori lineari in dotazione al reparto di radioterapia del Santa Maria Nuova, oltre ad altri due macchinari più specializzati. La direttrice Cinzia Iotti ci tiene a far sapere ai pazienti che gli operatori sono sempre disponibili per dubbi e domande e che gli standard sui tempi d’attesa sono molto alti.
“Trattiamo circa 100 pazienti ogni giorno. Rispettiamo tutte le raccomandazioni nazionali e internazionali sui tempi e di questo ci facciamo pregio perchè non tutti i reparti di radioterapia riescono a rispettarle”.
Guasto in radioterapia: cure rinviate per una trentina di pazienti. VIDEO
5 marzo 2025Nei giorni scorsi uno degli acceleratori lineari del Santa Maria Nuova si è fermato due volte. ”Macchinari sofisticati, può capitare – spiega la direttrice – ma i nostri standard sui tempi sono molto alti”