GUASTALLA (Reggio Emilia) – Chiese consacrate e aperte al culto ma anche edifici religiosi chiusi nei quali i fedeli da molto tempo non pregano: un patrimonio religioso e culturale importante che i guastallesi hanno potuto riscoprire grazie alle visite che sono state organizzate nella giornata in cui a Guastalla si sono celebrati i 450 anni dalla consacrazione del Duomo, voluta da San Carlo Borromeo. Una iniziativa che ha riscosso grande successo: in tanti infatti hanno preso parte al percorso guidato oppure hanno visitato liberamente templi anche mai visti finora.
Il percorso partiva da piazza Mazzini e toccava tutte le chiese del centro storico, svelando angoli segreti, come la cripta della Chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), alla quale si accede dai portici di Corso Garibaldi, chiusa al pubblico ma ancora consacrata. Ma anche la Chiesa delle Cappuccine, sconsacrata, di proprietà comunale, un tempo usata come palestra per gli alunni delle scuole medie confinanti, o la chiesa dell’Immacolata Concezione.
Le visite si sono estese anche alle frazioni di Pieve e San Giorgio, a completare la storia devozionale guastallese. A guidare i visitatori in questo affascinante percorso un gruppo di speciali ciceroni: gli studenti dell’Istituto Russell.
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