GUASTALLA (Reggio Emilia) – L’ennesima storia di soprusi e violenze ai danni di una donna arriva dalla Bassa reggiana, a due giorni dalla giornata internazionale che celebra l’impegno mondiale per combattere questa barbarie. La vittima, in questo caso, ha 33 anni e da quasi 2, stando a quanto denunciato ai carabinieri, subiva maltrattamenti da parte del compagno. Umiliazioni, botte, offese, minacce, anche quando lei era incinta e anche davanti ai figli minorenni.
Al termine delle indagini dei militari di Guastalla, l’uomo, un 45enne, è stato indagato per maltrattamenti in famiglia aggravati e atti persecutori. La procura reggiana ha richiesto e ottenuto dal Gip l’applicazione per lui il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, prescrivendogli di mantenere una distanza di almeno 5 chilometri, con relativo divieto di comunicare con lei.
Più volte al giorno l’uomo le rivolgeva frasi del tipo: “Ti ammazzo”, “ti rovino che diventi irriconoscibile”, “ti metto in carrozzina” per poi picchiarla a suon di calci, pugni e schiaffi in faccia. Al culmine della sopportazione, la 33enne è fuggita da casa andando in caserma a denunciare 2 anni di soprusi ed è quindi stata portata in una struttura protetta, poi cambiata quando l’uomo era riuscito a scoprire dove fosse.